Sovvention per fabricar galioni : ο βενετικός μερκαντιλισμός και οι αντανακλάσεις του στην κρητική κοινωνία του ύστερου 16ου αιώνα

Part of : Θησαυρίσματα ; Vol.29, 1999, pages 187-223

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187-223
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La scelta dello stato veneziano di sovvenzionare la costruzione di galeoni a Creta si basò su tre fattori: sulla politica tradizionale di incentivare l’ attività cantieristica navale, sull’importanza commerciale acquisita da Creta dopo la guerra di Cipro e sulla situazione venutasi a creare nel Mediterraneo Orientale alla fine del XVI secolo. L’iniziativa di aumentare il numero dei galeoni, varata con un decreto di Giacomo Foscarini, provveditore generale all’isola, mirava all’incremento dei mezzi di trasporto per l’esportazione di prodotti cretesi e all’assicurazione del loro viaggio. Accanto agli scopi principali della politica di sovvenzioni, furono favoriti anche quelli secondari, come il rafforzamento dei cantieri navali statali e come la limitazione del contrabbando. In campo locale i prestiti produssero un aumento quantitativo e qualitativo della flotta mercantile cretese e della portata della rete dei viaggi, che però durò poco: il ritmo r apido della costruzione dei galeoni si era arrestato già a partire dall’ultimo decennio del secolo. Tra il 1576 e il 1600 si sono localizzati 29 galeoni di proprietà di 45 armatori, provenienti da vari strati sociali. Le navi, eccetto quattro, appartenevano a società. Dall’esame della composizione delle società è dato trarre alcune conclusioni sui rapporti tra nobili e non nobili, tra Greci e Latini. Le principali constatazioni si possono compediare nel numero limitato di persone che furono mobilitate per la costruzione di galeoni e nell’evidente maggior dinamismo con cui i nobili cretesi e i commercianti parteciparono all’impresa.
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